È un’esigenza incontenibile: la Parola deve trasmettersi con la parola. Il Vangelo non può e non deve restare lettera morta, ma deve venire proclamato a tutti. Deve diventare un tutt’uno con la nostra vita!
Il mio in(solito) commento a:
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo (Marco 16,9-15)
E’ un imperativo! Immaginiamo la forza, il lampo di luce della Risurrezione che ha invaso il buio del sepolcro, l’energia vitale che ha percorso i muscoli di Cristo portandoli in tensione, il corpo, un istante prima immobile, che si rialza. La Risurrezione di Gesù è un momento unico nella storia non solo dell’uomo, ma dell’intero Regno di Dio. Immaginate di poter risorgere, amici cari: qual è la prima cosa che vorreste fare? Ciascuno di noi avrà una risposta diversa, ma è indiscutibile che la prima cosa che desidereremmo fare non appena risorti sarà la più importante della nostra vita. Quanto desideriamo più intensamente.
Ecco: Gesù risorge e ci invita, anzi, ci comanda di andare in tutto il mondo e proclamare il Vangelo. E’ indubbiamente questa la cosa che più stava a cuore a Cristo. E’ un’esigenza incontenibile: la Parola deve trasmettersi con la parola. Gesù, Parola incarnata, non può non desiderare che il Vangelo venga portato a tutti.
E dunque noi dobbiamo raccogliere questo invito pressante e farlo nostro. Ma in che modo? Nel modo più naturale: facendo entrare la Parola dentro le nostre vite. Non lasciamo il Vangelo tra i libri! Noi dobbiamo cibarci di Vangelo, bere il Vangelo, respirare il Vangelo. E così, la Parola dovrà diventare una parte di noi. Ogni nostro gesto quotidiano, dal lavoro, all’educazione, al modo di rapportarci con gli altri, ogni decisione che prenderemo, dovrà riflettere i valori del Vangelo. L’amore, il perdono, l’apertura verso il prossimo… dovremo diventare noi stessi pagine viventi di Vangelo. Soltanto così riusciremo a rispondere a quell’imperativo di Gesù, pronunciato in modo così urgente nel momento della sua risurrezione.
#Santanotte amici, Gesù sa scrivere dentro di noi con il linguaggio dell’amore. E noi, sappiamo leggere? Dio vi e ci benedica amici cari ed apra il nostro cuore! 🙂 🙂 🙂
Alessandro Ginotta
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