Il mondo sta cambiando. Sempre più spesso, nella vita quotidiana, ci capita di incontrare persone provenienti da altri Paesi, con la loro cultura e il proprio vissuto, spesso anche difficile e doloroso. Per favorire il dialogo e l’accoglienza l’Universitò Europea di Roma ha dato vita ad un Master per l’Educazione, l’inclusione e l’interazione in contesti interculturali, realizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana Maestri Cattolici e con Enti e Imprese attivi in contesti interculturali e interreligiosi.
L’inaugurazione Martedì 9 febbraio 2016, alle 15.00, all’Università Europea di Roma.
Interverranno, fra gli altri: Padre Luca Gallizia LC, Rettore dell’Università Europea di Roma, Renata Salvarani, direttore del master, Umberto Roberto, coordinatore del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università Europea di Roma, Giuseppe Desideri, presidente dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici, Jiang Zhonghua, direttore della scuola Zhong Hua di Roma, Guido Traversa, professore di filosofia morale, Valentina Colombo, docente di geopolitica del mondo islamico, Vincenza Tripaldi, docente di pedagogia speciale, Javier Fiz Perez, docente di psicologia dell’integrazione.
L’incontro sarà un forum sul tema dell’interculturalità a cui parteciperanno i docenti e gli iscritti al master, aperto a tutti.
Il dibattito sarà moderato da Roberta Gisotti, giornalista di Radio Vaticana.
Il mondo sta cambiando. Sempre più spesso, nella vita quotidiana, ci capita di incontrare persone provenienti da altri Paesi, con la loro cultura e il proprio vissuto, spesso anche difficile e doloroso.
Per favorire il dialogo e l’accoglienza l’Università Europea di Roma (www.unier.it) ha dato vita a questo nuovo Master, che vuole rispondere alla crescente domanda di formazione su temi e problemi che si pongono in conseguenza dei grandi flussi migratori in atto e per effetto di modalità globalizzate di azione nel mondo del lavoro.
Il Master offre un percorso basato su contenuti teorico scientifici e su esperienze di tirocinio e di progetti attuati in situazioni concrete, valorizzando le esperienze e le competenze dei singoli partecipanti in collaborazione con gli enti e le associazioni coinvolti.
Ha l’obiettivo di promuovere le competenze culturali, pedagogiche, metodologiche e didattiche necessarie per attivare positivi processi di interazione interculturale. I professionisti formati dal Master saranno in grado di operare all’interno di organizzazioni pubbliche e private, in enti governativi e Onlus, in istituti scolastici e di formazione, nelle realtà del terzo settore.
Il percorso di studio ha la finalità di fornire una preparazione culturale di base di carattere storico e sociologico sui fenomeni migratori e sulle globalizzazioni, nonché gli strumenti metodologici per un approccio alle differenze culturali e religiose e alle interazioni fra diverse identità.
Ha inoltre l’obiettivo di mettere gli iscritti in contatto diretto con realtà e situazioni in cui forme di interazione interculturale e interreligiosa vengono sperimentate positivamente, favorendo in loro lo sviluppo consapevole di capacità di interazione in contesti complessi, con particolare riferimento alla scuola, al mondo del no profit e del volontariato, alle professioni sanitarie, agli enti e alle aziende in cui operano gruppi a forte connotazione internazionale e interculturale.
Il Master è destinato agli insegnanti, agli operatori del terzo settore, agli operatori di enti e istituzioni che operano in contesti multiculturali, a giovani diplomati e laureati che vogliono arricchire la loro formazione con contenuti ed esperienze operative legati all’inclusione sociale e alle metodologie di interazione in contesti complessi. E’ inoltre rivolto a chi lavora in aziende che internazionalizzano e hanno rapporti con l’estero; a chi opera in ambito sociale e sanitario; a chi lavora nel mondo dei media e delle pubbliche relazioni, a tutti coloro che vogliono specializzarsi nella comunicazione e nella mediazione interculturale.
“L’università ha il compito di fornire strumenti di conoscenza e di creare spazi di incontro e di confronto con la realtà: questo è il nostro obiettivo – spiega Renata Salvarani, che coordina il master ed è anche docente di Storia del Cristianesimo all’Università Europea di Roma – Le lezioni teoriche presentano analisi accademiche dei singoli temi: l’identità, lo sguardo cristiano alle tradizioni religiose, la storia delle migrazioni, gli aspetti psicologici dell’approccio alla diversità, la definizione di interculturalità, il concetto di cittadinanza sostenibile. I laboratori e i progetti individuali in cui gli studenti saranno impegnati li metteranno direttamente a contatto con situazioni concrete e problematiche reali di Roma e del resto d’Italia. Le esperienze realizzate diventeranno un patrimonio positivo che l’Università metterà a disposizione dei soggetti che partecipano al progetto e, in generale, di quanti sono chiamati a operare in ambienti interculturali”.
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