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Cana. Il peso delle anfore vuote

Cana. Il peso delle anfore vuote

Hai mai sentito il peso delle tue anfore vuote? Quelle della speranza, della gioia, dell’entusiasmo. Quante volte ti sei ritrovato senza più “vino”, con solo lo scoraggiamento a colmare i tuoi giorni? Eppure, proprio lì, Dio si avvicina. Sempre. Si china sulle nostre fragilità, su quelle crepe profonde che pensiamo impossibili da riparare. E sai cosa fa? Versa il vino migliore proprio nelle tue anfore spezzate.

Il mio in(solito) commento a:
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù (Giovanni 2,1-11)

Immagina la scena: una strada polverosa che scende dolce tra le colline, i fichi che si piegano sotto il sole cocente e in lontananza il rumore di una festa. Dame elegantemente vestite, danzatrici che muovono passi leggeri e servitori affannati tra tavoli imbanditi. Ma all’improvviso, un sussurro: “Non hanno più vino”. Un imbarazzo che potrebbe rovinare la festa. Eppure, proprio in quel momento di vuoto, Maria si avvicina a Gesù e con dolcezza sussurra: “Non hanno vino”. Lui sembra riluttante, eppure… uno sguardo alla Madre basta. Il cuore di Dio si scioglie davanti a quell’amore.

Ed ecco che l’acqua si trasforma. Il miracolo prende vita. Il vino migliore scorre copioso, e la festa continua più bella di prima. Ma c’è di più. Questo è il primo miracolo di Gesù, l’inizio della Sua vita pubblica. Una sorta di “battesimo” del Messia, che apre la strada alla rivelazione della Sua gloria. Non un gesto spettacolare per farsi notare, ma un segno silenzioso, intimo, che nasce dall’amore di una Madre e dalla fiducia dei servitori. Un inizio che ci insegna che Dio agisce nelle piccole cose, nei momenti nascosti, nei dettagli della nostra vita.

Sai cosa significa questo per te? Che proprio quando tutto sembra perso, proprio quando le tue brocche sono asciutte, è lì che Dio vuole agire. Ma ti chiede una cosa: fidati. Abbandonati con cuore filiale alla Sua Provvidenza.

Quante volte ti è sembrato che il vino fosse finito? Quando il lavoro manca, quando la salute vacilla, quando le delusioni ti svuotano dentro. Eppure, è proprio allora che il vino migliore sta per arrivare. Non mollare. Non chiuderti. Fa’ come Maria: prega, agisci, apri il cuore. Perché Gesù ha una predilezione per chi sente di aver rotto tutte le anfore. Lui versa il Suo vino migliore proprio lì, dove tutto sembra spezzato.

Allora, ascolta Maria: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. Fidati. Abbi fede. E vedrai che il vino più buono deve ancora arrivare #Santanotte

Alessandro Ginotta

L’illustrazione di oggi è: “Le nozze di Cana”, icona ortodossa

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