Guerre, armi, tensioni che crescono come tempeste all’orizzonte. Il mondo sembra avvolto in un buio sempre più fitto. Ma tu, che stai leggendo queste righe, sei in cerca di luce. E sai una cosa? Solo chi ha il coraggio di cercare, la troverà. Perché la luce non è per chi resta fermo a guardare. La luce è per chi si mette in cammino, per chi osa, per chi si lascia trasformare.
Il mio in(solito) commento a:
Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto (Luca 9,28-36)
Amo parlare di luce. Perché la luce è tutto. È il primo respiro della creazione: “Sia la luce!” (Genesi 1,3). Ed è anche l’ultima promessa: “Non ci sarà più notte” (Apocalisse 22,5). Un filo dorato che attraversa l’intera storia della salvezza, dalla prima all’ultima pagina della Bibbia.
La luce è rivelazione. È quella che ci permette di vedere, di capire, di scoprire. Senza luce, il cielo, la terra, il mare, perfino i volti degli altri restano nascosti. Dio stesso è avvolto di luce: “Egli è vestito di luce come di un manto” (Salmo 104,2). Una luce così potente da trasformare chiunque la incontri: Mosè scende dal Sinai con il volto splendente (Esodo 34,29-30), i discepoli sulla montagna vedono Gesù trasfigurarsi in un bagliore abbagliante.
La luce è la Parola. Una Parola che illumina e guida: “La tua parola è una lampada per i miei piedi, una luce sul mio cammino” (Salmo 119,105). Una Parola che diventa carne, che scende nel nostro buio per accendere speranza: “Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo” (Giovanni 1,9).
E allora, lascia che te lo dica: senza questa luce, siamo persi. Senza di essa, inciampiamo, brancoliamo, smarriamo il senso del nostro cammino. Ma tu, che sei arrivato fin qui, non sei uno che si accontenta delle ombre. Tu sei un cercatore di luce. E chi cerca la luce, non resta a guardare. Agisce.
La trasfigurazione non è solo una visione. È una chiamata. È Dio che ci scuote, ci invita a non restare immobili davanti al male, all’ingiustizia, all’indifferenza. È Lui che ci dice: “Dobbiamo compiere le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno” (Giovanni 9,4).
Allora alziamoci! Diventiamo fiaccole accese nel buio, testimoni credibili, pagine viventi del Vangelo. Perché anche nel cuore della notte più cupa, una sola scintilla può fare la differenza.
E tu, quale luce vuoi essere? #Santanotte
Alessandro Ginotta
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