Ogni volta che leggo questo brano del Vangelo, mi nasce spontanea la tentazione di rovesciare la domanda: “Chi sono io per Gesù?”
Il mio in(solito) commento a: Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto (Luca 9,18-22)
Io sono una persona da amare. Commetto sempre errori, e ogni volta che mi riprometto di non cadere più, ecco che scivolo di nuovo. Ma questa non è solo la mia storia: è la storia di ognuno di noi. Chiunque non abbia l’atteggiamento del fariseo si riconoscerà nelle parole con cui ho iniziato. È come essere su una grande ruota: cadiamo, sbagliamo, e veniamo perdonati, in un ciclo che sembra non finire mai. Ma infinito non è. No, perché verrà un giorno – che speriamo arrivi il più tardi possibile per tutti – in cui non sbaglieremo più. Non perché saremo diventati perfetti, ma perché avremo raggiunto la fine del nostro cammino terreno.
E, in quel momento saremo accolti tra le braccia di quel Padre che, per tutta la nostra vita, ha fatto una cosa sola: perdonarci, accoglierci, aspettarci, anche quando ci allontanavamo. E lì, davanti a Lui, una domanda ci sarà rivolta: “Chi sei tu?”
Ma non sarà una domanda per Lui – di certo non ha bisogno di sapere il nostro nome o di ricordare i nostri peccati o le nostre buone azioni. Dio ha già pianto per i nostri errori e ha già gioito per ogni nostra scelta buona. No, quella domanda servirà a noi. Per riflettere su chi siamo stati, per ripercorrere le nostre azioni, le nostre idee, le nostre scelte. E, soprattutto, per rispondere alla più grande delle chiamate: accogliere, una volta per tutte, l’amore di Dio.
Sarà la nostra scelta definitiva. Accogliere quell’amore e lasciarci avvolgere dal paradiso del Suo abbraccio, o fuggire per paura dei nostri errori, scegliendo la desolazione dell’inferno.
Come ci ricorda Papa Francesco: “Dio non si stanca mai di perdonare: siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono.” E quel giorno, l’ultima occasione di conversione sarà davanti a noi, e ci chiederà chi vogliamo essere per Lui. #Santanotte
Alessandro Ginotta
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