C’è un dono che Dio ci ha fatto, un dono immenso, che spesso sottovalutiamo. Un dono che può cambiare tutto, ribaltare l’impossibile, aprire strade là dove non c’erano nemmeno sentieri. Questo dono si chiama fede. Sì, hai capito bene: la fede è il punto di partenza dei miracoli. È l’ingrediente segreto, quel pizzico di collaborazione che Dio ci chiede per realizzare il soprannaturale.
Il mio in(solito) commento a:
Quanti lo toccavano venivano salvati (Mc 6,53-56)
Attenzione, però: non fraintendermi. Dio non ha bisogno della nostra fede per compiere un prodigio. Potrebbe farlo e basta. Ma non lo vuole così. Dio non è un mago che agita una bacchetta mentre noi stiamo a guardare. No, Lui desidera coinvolgerci, renderci partecipi, chiamarci a essere parte attiva del miracolo stesso. Perché? Perché ci ama. E nell’amore non c’è passività: c’è azione, collaborazione, una danza a due in cui ognuno ha il suo ruolo.
Qualche volta, se ci pensi, siamo proprio noi a mettere un muro tra Dio e la nostra vita. Lui è lì, con le mani pronte a guarirci, ma noi ci ostiniamo a tenerlo fuori, come se la sofferenza fosse un bagaglio che non vogliamo mollare. Ti sembra assurdo? Eppure succede.
Nel Vangelo di oggi, la folla si accalca attorno a Gesù. Lo cercano, lo inseguono, lo toccano nella speranza di essere guariti. Basta sfiorare il lembo del suo mantello per cambiare vita: «Quanti lo toccavano venivano salvati» (Mc 6,56). Un gesto semplice, ma carico di fiducia.
E Lui, che ha lasciato le comodità del cielo per camminare in mezzo a noi, non si tira indietro. Si commuove. Perché il cuore di Dio non sa resistere davanti al dolore. Quando vede la tua sofferenza, non resta a guardare: si muove, si piega, corre verso di te.
L’incontro con Gesù è sempre una strada a doppio senso. Lui tende la mano, ma tu devi essere disposto a prenderla. E qui, a volte, ci complichiamo la vita. Magari ci sentiamo talmente forti da non aver bisogno di Dio. Chiusi nella bolla del nostro orgoglio, l’amore scorre accanto a noi, ma non riesce a entrare. Sai qual è la verità? Dio non si impone. Si propone. Sta lì, come un amico che aspetta pazientemente il momento in cui deciderai di lasciarlo entrare. Quando lo farai, la guarigione arriverà — non solo nel corpo, ma nel cuore.
Gesù, ogni volta, ci chiede qualcosa di piccolo, ma essenziale: la nostra volontà. Vuole che ci fidiamo di Lui, che crediamo che quel miracolo sia possibile. La fede, in fondo, è questo: un “sì” sussurrato, un filo sottilissimo che collega il nostro cuore alla potenza di Dio. Eppure, è proprio quel filo che tiene tutto insieme. Senza la nostra disponibilità, senza il nostro desiderio di cambiare, difficilmente il miracolo si realizza.
Pensa a una leva e a un fulcro. Archimede diceva: “Datemi un punto d’appoggio e vi solleverò il mondo.” Ecco, Dio sembra dirci lo stesso: “Datemi un briciolo di fede e trasformerò la vostra esistenza.” Con quel pizzico di fiducia, con quella scintilla di speranza che mettiamo nelle sue mani, Dio può fare meraviglie. Può riempire la tua vita di luce, può trasformarti in una persona capace di illuminare il mondo intorno a sé.
Io l’ho visto accadere. L’ho sperimentato. Ci sono momenti nella mia vita in cui, senza ombra di dubbio, ho percepito che un evento, una svolta, una grazia non potevano che essere opera di Dio. Ma sai qual è la sfida più grande? Superare quel freno interiore, quel muro di incredulità che a volte si erge nel cuore. È un muro che abbiamo tutti, chi più chi meno, ed è fatto di dubbi, di paure, di “non è possibile” che ci ripetiamo da soli.
Eppure, quando riesco a scavalcare quel muro, quando metto da parte i miei timori e mi affido con fiducia, accade qualcosa di straordinario. È come se Dio mi dicesse: “Vedi? Io ero qui, aspettavo solo che tu mi lasciassi fare“. #Santanotte
Alessandro Ginotta

Sostieni labuonaparola.it
Se ti piace questo blog sostienilo. La tua donazione mi aiuterà a continuare a creare contenuti di qualità.
Ogni contributo, grande o piccolo, fa la differenza. Grazie per il tuo sostegno!
Iscriviti alla newsletter di La buona Parola
Ricevi nella tua e-mail i commenti al Vangelo. È completamente gratis e potrai cancellarti in ogni momento