Perdono dato, perdono ricevuto: l’amore infinito di Dio cancella ogni colpa e ci insegna a perdonare
Il mio (solito) commento a:
“Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio” (Matteo 5,27-32)
Il Vangelo di oggi è una sfida per chi vede Gesù come solo buono e misericordioso. Parole forti risuonano: “Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna” (v. 29). E ancora: “E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna” (v. 30).
Gesù spietato o misericordioso?
Queste parole sembrano contraddire l’immagine di un Gesù sempre pronto a perdonare. Se prendessimo alla lettera queste parole, saremmo tutti monchi o orbi, perché tutti pecchiamo, in modo più o meno grave.
Cos’è la Geènna?
La Geènna è una valle vicino a Gerusalemme, un tempo scenario di sacrifici umani agli idoli, oggi quartiere povero. Per gli antichi, questo luogo di fuoco perenne rappresentava l’inferno.
Antico e Nuovo Testamento: un Dio che evolve
Come conciliare queste parole dure con il Gesù delle Beatitudini? Queste parole sono rivolte agli Ebrei del I secolo, abituati alla durezza dell’Antico Testamento. L’immagine di Dio evolve attraverso le Scritture: inizialmente severo, un giudice pronto a punire, ma anche misericordioso: “Ma tu sei un Dio pronto a perdonare, pietoso e misericordioso, lento all’ira e di grande benevolenza e non li hai abbandonati” (Neemia 9,17).
L’amore di Dio: più grande del peccato
Dio è più grande di ogni nostra immaginazione. Non è né spietato né indulgente, ma un Creatore innamorato della sua creatura, sempre pronto a perdonarci. Ricordi il peccato originale? Dopo che Adamo ed Eva si accorgono di essere nudi, Dio non li punisce immediatamente, ma “fece all’uomo e alla donna tuniche di pelli e li vestì” (Genesi 3,21). L’amore di Dio è più grande di ogni peccato.
Il vero inferno: lontani da Dio
Anche nel peggiore dei crimini, Dio è pronto a perdonarci, purché lo desideriamo. La peggior punizione è la lontananza da Dio, ma Lui è sempre vicino, pronto a cingerci con il suo amore, a fabbricare per noi una “tunica di pelle” per farci sentire amati e protetti, nonostante il peccato.
Giovanni il Battista: preparare la via
Giovanni il Battista ha intuito il vero volto di Dio: “Io vi battezzo con acqua per la conversione, ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non sono degno neanche di sciogliere il legaccio dei sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco” (Gv 3,16).
Una progressione nella rivelazione
La nostra comprensione di Dio cresce lentamente. Ogni evento nella Bibbia rappresenta un passo verso il compimento del Suo piano. San Paolo scrive: “Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l’ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto” (1Corinzi 13,11-12).
#Santanotte amici
Lasciamo entrare l’amore di Dio nel nostro cuore. Ascoltiamolo mentre scioglie le cicatrici del peccato e del dolore subito, e rinnova il nostro cuore, pronto ad accogliere e donare perdono.
Alessandro Ginotta
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