“Che cosa devo fare contro la calunnia?”. Ho ricevuto oggi questo messaggio di una lettrice. Penso che le risposte che le ho proposto, potranno essere utili non solo a lei, ma a tanti. Le condivido volentieri con tutti voi:
- Fatti scivolare addosso la calunnia
Lo so, ahimè, per esperienza diretta: la calunnia fa male! Brucia e ti corrode dentro. Diventi verde di rabbia e vorresti gridare a tutto il mondo la tua innocenza. Eppure l’arma più forte contro chi ti ha calunniato è proprio ignorare l’accusa (e l’accusatore). Non c’è peggior “punizione” per chi ti ha fatto del male, di vedere la tua calma. Si sentirà svuotato e frustrato nello scoprire di non essere riuscito nel suo intento: farti stare male. Ignorare la maldicenza è un’arma potentissima che ti permetterà, in molti casi, di “disinnescare” la calunnia. Sarà il tuo stesso silenzio a zittire l’offesa.
Gesù ci ha avvisati: “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi” (Matteo 5,11-12).
- Prova con l’amore
Ma Gesù ha anche saputo perdonare, dall’alto della croce, perfino chi lo stava trafiggendo con una lancia. Per un essere umano, invece, perdonare un nemico è molto più complicato. Ciascuno di noi sa quanto sia davvero difficile lottare contro la tentazione di ripagare con altro male il male che riceviamo. Sappiamo anche quanto sia arduo riuscire a provare amore verso chi ci ha calunniato. In questi casi il perdono non può che essere “grazia”: un dono che il Signore fa a chi lo segue. Perché Egli giunge anche là, dove noi non arriviamo: Gesù stesso ha vissuto fino alla fine il comandamento dell’amore: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno” (cfr. Luca. 23,33-34). Perché “Non c’è amore più grande di questo” (cfr. Giovanni15,13).
Se proprio non ci riusciremo, potremo sempre chiedere aiuto a Gesù: “Signore, io sono debole, non riesco ad amare chi mi ha fatto del male, come tu vorresti. Fallo tu per me. Ama, con il tuo amore, questa persona, toccale/gli il cuore e fa’ che si penta, smetta di farmi del male e si converta. Amalo tu per me, dove io non riesco ad arrivare“ (è una mia preghiera che recito spesso).
- Recita una preghiera di liberazione
Sì, perché se è vero che i peccati veniali sono spesso frutto dell’uomo, dietro ad un peccato così grave, come la calunnia, si nasconde quasi sempre il demonio. Allora chiediamo a San Michele Arcangelo di allontanare, da noi e dalla persona che ci ha ferito, il Maligno:
“San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia contro le insidie e la malvagità del demonio, sii nostro aiuto. Te lo chiediamo supplici che il Signore lo comandi. E tu, principe della milizia celeste, con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni, che si aggirano per il mondo a perdizione della anime”.
Dio ti aiuti, amica o amico che stai leggendo questa pagina, a liberarti da ogni male e ritrovare la serenità e l’amore che meriti!
Alessandro Ginotta
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