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Come sarà l’aldilà?

C’è vita dopo la morte? Come sarà? Sono domande che, presto o tardi, ciascuno di noi inevitabilmente si pone. Ma ci sono persone che, al bivio della vita, sono riuscite a raccontarci qualcosa. Nel precedente episodio di “Sorprendersi con Dio” abbiamo parlato di anima immortale in relazione alla fisica quantistica. Oggi proveremo a cavalcare quest’anima per spingerci là, dove la vita terrena e quella eterna si toccano: parleremo delle esperienze di premorte.

Uno sguardo scientifico ed autorevole sull’argomento ce lo offre il cardiologo olandese Pim van Lommel che, incuriosito dalla reazione di un suo paziente, il cui cuore era tornato a battere dopo un lungo intervento di rianimazione, ha deciso di realizzare uno studio medico in piena regola sugli episodi denominati “NDE” (near death experience, ndr).

Come molti altri medici, anche Van Lommel era scettico, finché con il defibrillatore non riuscì a riportare a battere il cuore di un uomo che, risvegliatosi, sembrava dispiaciuto: disse che avrebbe preferito restare dov’era, immerso in quella luce così accogliente, che gli offriva una sensazione di estrema pace e benessere.

Un racconto che si ripete, sempre uguale, in qualunque parte del mondo, di qualsiasi età, sesso e cultura siano le persone che hanno sperimentato una NDE: dal distacco dal proprio corpo, al tunnel da attraversare, seguito dalla comparsa di una luce “melodiosa”, che ci avvolge dolcemente, facendoci sentire accolti ed amati come se quello fosse davvero “il posto giusto”. «Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia» (cfr. Lc 9,33). L’infinito. Perché è qui che ci sentiamo a casa, nel cuore di Dio.

Ma torniamo alla medicina. Van Lommel, insieme alla sua equipe, documentò altri 344 casi in cui i pazienti, in arresto cardiaco, venivano rianimati. Lo studio venne pubblicato nel 2001 sulla prestigiosa rivista scientifica inglese The Lancet. Ma la notizia sorprendente è che ben 62 di queste persone (il 18% del totale) riferivano ricordi soprannaturali. Racconti, tutti coerenti e simili tra loro, che ci meravigliano e ci affascinano, ma che, soprattutto, ci spingono a riflettere sull’aldilà e ci portano a confrontarci con la nostra idea di Dio.

Le esperienze di premorte sono solo illusioni della mente o realtà? Van Lommel è convinto che siano autentiche e, sul prossimo numero del Corriere della Valle, cercheremo di capire perché. Non perdete d’occhio questa pagina: qualcosa di nuovo ci sorprenderà!   

Alessandro Ginotta

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