Qual è l’ultima volta che hai alzato gli occhi al cielo? No, non quello lattiginoso delle grandi città, ma quello terso della montagna o dell’aperta campagna. Ricordi quante stelle si possono vedere ad occhio nudo? L’emozione di provare a contarle e poi la sensazione di essere piccoli piccoli, quasi insignificanti…
Il mio in(solito) commento a:
Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare (Luca 17,7-10)
Quando tutto attorno a noi è buio e il silenzio è rotto solo dal canto dei grilli e da qualche cicala, il cielo ci appare puntellato di stelle. Pensate, amici cari, se le contassimo una ad una, queste luci scintillanti sarebbero almeno seimila. O meglio, seimila sono quelle visibili ad occhio nudo. Ma, attraverso un telescopio, ne potremmo contare milioni, anzi, miliardi. Nessuno ne conosce il numero esatto. Solo Dio.
Pensa che ciascuna di queste stelle, da sempre, sorge, compie un lungo giro sopra le nostre teste e poi tramonta. Per sorgere di nuovo il giorno dopo. E quello dopo ancora. Fanno così da prima che noi nascessimo. Da prima che nascesse l’uomo più anziano del mondo. Prima ancora che venisse al mondo il primo uomo sulla terra. Prima ancora che il più antico degli esseri primordiali si trascinasse, un po’ maldestro, fuori dalle acque per colonizzare la terra ferma, milioni e milioni di anni fa. E perfino se il mondo, come noi lo conosciamo, dovesse finire adesso, sulla volta celeste queste stelle continuerebbero a girare e girare ancora.
Sapevi che occorrono un milione e trecentomila pianeti grandi come la terra, per raggiungere le dimensioni del nostro sole? E la nostra stella è una delle più piccole nell’universo. Quante ce ne sono lassù? Quante terre ci vorrebbero per riempirle tutte? Ti è più chiaro ora quanto siamo piccoli in confronto all’universo?
Ma anche la stella più grande è infinitamente più piccola di Dio, e lo sono perfino tutte le stelle dell’universo messe insieme.
Con questo mezzo di confronto riusciamo ad intuire l’immensità di Dio. Egli è più grande dell’idea stessa che noi possiamo avere di Lui. È sconfinato, illimitato, onnipresente ed onnipotente. Dovunque noi ci spostassimo nello spazio e nel tempo troveremmo sempre Dio attorno a noi. Egli è tutto accanto a te, cara lettrice, caro lettore, che stai leggendo queste righe. Ma Dio è contemporaneamente ed integralmente presente accanto a ciascuno di noi, sia che lo pensiamo, sia che abbiamo la testa da tutt’altra parte. Ed è in ogni goccia del mare, in ogni particella subatomica, così come si trova nella vastità degli spazi sconfinati.
Perché tutto è il luogo di Dio. Immensamente grande ed immensamente piccolo ugualmente lo contengono, ma, al tempo stesso, nulla lo può contenere perché è illimitato.
Ci crediamo grandi, nel nostro delirio di onnipotenza siamo convinti di essere indispensabili e che tutto giri attorno a noi. Ma la realtà è molto diversa… Ecco che Gesù, Figlio di Dio fatto uomo, scende sulla terra per camminare in mezzo a noi. Ed allarga i nostri orizzonti. Così, di fronte alla grandezza di Dio, non possiamo fare altro che chinare il nostro capo e riconoscerci piccoli. Talmente piccoli da essere servi inutili #Santanotte
Alessandro Ginotta
Sostieni labuonaparola.it
Se ti piace questo blog sostienilo. La tua donazione mi aiuterà a continuare a creare contenuti di qualità.
Ogni contributo, grande o piccolo, fa la differenza. Grazie per il tuo sostegno!
Vuoi ricevere i commenti di La buona Parola nella tua e-mail?
Iscriviti alla newsletter: è gratis e potrai cancellarti in ogni momento!