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È vero che l’Arca parlava con la voce di Dio?

È vero che l’Arca dell'Alleanza parlava con la voce di Dio?

Quanto desidereresti poterlo fare anche tu? Parlare “faccia a faccia” con Dio, esprimergli i tuoi sentimenti, raccontargli le tue paure, chiedergli di chiarire i tuoi dubbi e, perché no, di aiutarti in alcune situazioni. Sebbene tutto questo sia possibile nella preghiera, l’idea di poter avere un dialogo diretto ed una risposta immediata, od anche solo il fascino di poter ascoltare la viva voce di Dio, ci riempie il cuore di attesa e di speranza. Eppure, quello che per noi sembrerebbe essere soltanto un sogno, un tempo era realtà: è quello che accadde a Samuele, profeta e giudice d’Israele, quando ancora era bambino. I genitori lo avevano affidato ad Eli, il gran sacerdote. Uomo anziano e saggio che, in quel tempo, custodiva nella sua dimora l’Arca dell’Alleanza. Entrambi si erano da poco messi a dormire quando Samuele venne svegliato da una voce: «Samuele!» e quegli rispose: «Eccomi», poi corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma l’anziano sacerdote rispose: «No, non ti ho chiamato, torna a dormire!». Il fatto si ripeté alcune volte, tant’è che, non appena riprese sonno, Samuele venne di nuovo destato dalla voce che ripeteva il suo nome: «Samuele!» ed il piccolo, desideroso di far notare la propria obbedienza, alzatosi, corse di nuovo dal sacerdote dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quegli rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!». La Bibbia dice: “In realtà Samuele fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. Il Signore tornò a chiamare: «Samuele!» per la terza volta; questi si alzò ancora e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovinetto e gli disse: «Vattene a dormire e, se ti si chiamerà ancora, dirai: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta». Samuele andò a coricarsi al suo posto. Venne il Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora, come le altre volte: «Samuele, Samuele!». Egli rispose prontamente: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta». Allora il Signore disse a Samuele: «Ecco io sto per fare in Israele una cosa tale che chiunque udirà ne avrà storditi gli orecchi…»” (1Samuele 3,2-11). Lascia che Dio parli anche a te, permettigli di entrare nel tuo cuore: porterà luce nella tua vita ed anche il tuo volto diventerà raggiante, come quello di Mosè.

Non perdere il prossimo numero del Corriere della Valle, perché parleremo ancora dell’Arca dell’Alleanza e cercheremo di scoprire insieme dov’è nascosta. Sì, perché forse c’è una traccia per ritrovarla! Sorprendete vero?

Alessandro Ginotta

Arca dell'Alleanza
L’articolo è uscito su “Il Corriere della Valle”, num. 21 del 26 maggio 2022

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