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Il male esiste, ma il bene trionferà sempre

Il male esiste, ma il bene trionferà sempre

Fin dall’inizio dei tempi, da quel peccato originale che ha cambiato tutto, il maligno ci tormenta. Ci ostacola, ci sussurra dubbi e paure. Sai perché? Perché Dio ci ama, profondamente. E questo, il male, non lo sopporta.

Il mio in(solito) commento a:
Gesù insegnava come uno che ha autorità (Marco 1,21-28)

Un tempo Lucifero era un angelo, splendente di luce. Ma l’orgoglio lo ha corrotto. Ha sfidato Dio, scegliendo liberamente di staccarsi da Lui. E quella scelta, consapevole e definitiva, non ha più rimedio.

Ma tu ti sei mai chiesto perché Dio non ha perdonato gli angeli ribelli, mentre con noi è così paziente e misericordioso? La risposta è semplice e sconvolgente: loro sapevano. Conoscevano bene la differenza tra il bene e il male. E hanno scelto il male, senza esitazioni. Noi, invece, inciampiamo, sbagliamo, spesso senza piena consapevolezza. Perché il nostro cuore non riesce a cogliere tutta la grandezza di Dio. Ma Lui, nella sua infinita bontà, ci tende sempre la mano. Ci rialza. Ci perdona.

E il Vangelo di oggi ci racconta qualcosa di straordinario: Gesù compie il primo esorcismo. Non ci sono racconti simili nell’Antico Testamento, se non quello di Tobia, dove è l’Arcangelo Raffaele a scacciare un demone. Ma con Gesù tutto cambia. Lui comanda agli spiriti impuri, e questi obbediscono. Non serve altro. Solo la sua Parola.

I demoni conoscono bene chi è Gesù. Lo riconoscono prima di chiunque altro. Eppure non riescono ad amarlo. A loro manca proprio quello che ci rende più vicini a Dio: la carità, l’amore. Quel comandamento che ci invita ad amare Dio con tutto il cuore e il prossimo come noi stessi, i demoni lo rifiutano. Ecco perché, agli occhi di Dio, noi siamo più preziosi.

Dio non smetterà mai di cercarci. Anche quando ci allontaniamo, Lui ci insegue. Come un pastore che lascia tutto per ritrovare la pecora smarrita. Come un innamorato che non si arrende. E Gesù prega per noi: “Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me” (Giovanni 17,24).

Ti sarà utile, nei momenti difficili, recitare questa preghiera che la Chiesa raccomanda ad uso privato dei fedeli che si trovano a dover lottare contro il potere delle tenebre:

Tu hai voluto, o Dio,
rendermi figlio [figlia] della luce con l’adozione per grazia;
non permettere al Maligno di avvolgermi con le sue tenebre,
ma fa’ che io possa sempre rimanere
nello splendido fulgore della libertà
di cui mi hai fatto dono.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

E ricorda, che le tenebre non prevarranno! (cfr Matteo 16, 18).

Sant’Agostino diceva: “Tra l’ultimo nostro respiro e l’inferno, c’è lo smisurato oceano della Misericordia di Dio”. Un oceano in cui possiamo sempre tuffarci. E tu, sei pronto a lasciarti avvolgere da questo amore infinito?

#Santanotte

Alessandro Ginotta

Il dipinto di oggi è: “La tentazione di Cristo sul monte”. di Duccio di Buoninsegna, 1308, tempera su legno, 43×46 cm, Museo dell’Opera del Duomo, Siena

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