O Signore, oggi siamo qui, ai piedi della tua Croce. Tu taci, e il mondo insieme a Te. Tutto attorno è silenzio. Questo silenzio è un istante eterno, che tutto avvolge: I bimbi, con gli occhi grandi e rigati dalle lacrime, zitti guardano a Te. Le loro mamme, sono in ginocchio. Non ci sono più grida di soldati, neppure il gallo canta più. Tutto si è fermato. Perfino quel terribile vento, che squarciò in due il velo del tempio, ora non soffia più. L’aria è immobile. La terra, le rocce, che hanno sussultato nell’ora della tua morte, ora sono ferme, buie e stanche. Così come sono bui e stanchi i nostri volti.
Ma Tu, o Signore, dalla Croce ci guardi. Sì, uno sguardo che infonde speranza, serenità e certezza. La certezza che la morte non è la fine di tutto, ma solo l’inizio. NO! Non è giunta la fine. Dietro a quel masso tutto il silenzio di oggi si tramuterà in Luce. La Tua Luce. Luce di Risurrezione. Luce di Amore. Luce di Bontà. Luce sfolgorante che farà ripartire tutto. Ed ecco che inizia una vita nuova.
Oggi taciamo, Ti guardiamo. Domani ci guarderai Tu, da quella roccia, mentre noi piangeremo ancora, una voce ci domanderà: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”. Sì. Dio non è morto. Dio è vivo ed è in mezzo a noi!
#Santagiornata e buon Venerdì Santo. Il silenzio, cari amici, si tramuti presto in gioia per tutti voi!
Il dipinto di oggi è l’inconfondibile “Crocifissione” del pittore danese Carl Heinrich Bloch, 1870, olio su rame, Museo di Storia Naturale di Copenhagen
Alessandro Ginotta
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