Ma se Dio ha fatto della Maddalena un messaggero di pace e di speranza, non di meno ha in serbo per te, che leggi queste righe, incredibili sorprese. Egli è qui, accanto a te e ti dice…
Il mio in(solito) commento a:
Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose (Giovanni 20,1-2.11-18)
Era terminato da poco il riposo del sabato, sacro per gli israeliti. Nel giorno della Passione non c’era stato tempo per completare i riti funebri; per questo, in quell’alba, gli occhi ancora umidi di lacrime, le donne si recano alla tomba di Gesù con gli unguenti profumati. La prima ad arrivare è lei: Maria Maddalena, una delle discepole che avevano accompagnato Gesù fin dalla Galilea, mettendosi a servizio della Chiesa nascente.
Perfino gli apostoli più fidati, dopo la cattura di Gesù, ad uno ad uno, se ne erano allontanati. Giuda lo tradì, san Pietro lo rinnegò, molti erano fuggiti verso le campagne, altri si erano rifugiati lungo le sponde del lago di Tiberiade. Sotto la Croce, insieme alla Vergine Maria, incontriamo lei, Maria Maddalena, con l’apostolo Giovanni.
Ed ecco che, la donna “chiacchierata”, prima nei Vangeli, poi dalla letteratura, è la prima persona a testimoniare al mondo la Risurrezione di Cristo! Di lei San Luca scriverà: “C’erano con Gesù i Dodici e alcune donne… Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni” (Luca 8,1-2). L’accostamento di Maria Maddalena, che asciugherà con i suoi capelli il corpo di Cristo profumato di unguenti, con la peccatrice di cui San Luca, senza per altro citarne il nome, ci parla nel capitolo precedente (Luca 7,36-50), colei che irromperà durante la cena offerta da Simone il fariseo per inginocchiarsi a piangere sui piedi di Gesù, per poi asciugarli con i suoi capelli, ha fatto sì che alcuni la identificassero con la stessa persona, ma non c’è alcuna evidenza che lo fosse. Anzi, è molto probabile che si tratti di due personaggi dalla storia completamente diversa.
È bello, intimo e personale, il dialogo tra Cristo e la Maddalena. Mentre lei sta lì, triste vicino alla tomba, Dio la sorprende nella maniera più inaspettata chiamandola per nome. L’evangelista san Giovanni ci racconta che Maria non si accorge della presenza di due angeli che la interrogano, e nemmeno s’insospettisce vedendo l’uomo alle sue spalle, che lei pensa sia il custode del giardino. Invece scoprirà di essere la prima testimone dell’avvenimento più sconvolgente della storia dell’umanità: la Risurrezione di Cristo!
Com’è bello pensare che la prima apparizione del Risorto sia avvenuta in un modo così personale! Che c’è qualcuno che ci conosce, che vede la nostra sofferenza e delusione, e che si commuove per noi, e ci chiama per nome. È una legge che troviamo scolpita in molte pagine del Vangelo. Intorno a Gesù ci sono tante persone che cercano Dio; ma la realtà più prodigiosa è che, molto prima, c’è anzitutto Dio che si preoccupa per la nostra vita, che la vuole risollevare, e per fare questo ci chiama per nome, riconoscendo il volto personale di ciascuno. Ogni uomo è una storia di amore che Dio scrive su questa terra. Ognuno di noi è una storia di amore di Dio. Ognuno di noi Dio chiama con il proprio nome: ci conosce per nome, ci guarda, ci aspetta, ci perdona, ha pazienza con noi.
Prova a chiudere gli occhi per un istante e ad immaginare Gesù che ti chiama per nome e ti dice: “Rialzati, smetti di piangere, perché sono venuto a liberarti!”. Sì, non ti meravigliare, perché Gesù sta chiamando proprio te in questo istante. Chiama te che stai cercando Dio attraverso le parole di questa pagina di Vangelo. il tuo stesso leggere queste righe implica che tu, in qualche maniera, stai cercando Dio, proprio come la Maddalena cercava Gesù dentro al sepolcro.
Ma se Dio ha fatto della Maddalena un messaggero di pace e di speranza, non di meno ha in serbo per te, che leggi queste righe, incredibili sorprese. Egli è qui, accanto a te e ti dice: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura” (Marco 16,15). Anche noi possiamo correre per le strade del mondo ad annunciare: “Ho visto il Signore!” (v. 18). Ho cambiato vita perché ho visto il Signore! Adesso sono diverso da prima, sono un’altra persona, perché ho incontrato Gesù!
Perché è questo che accade ogni volta che lo incontriamo: ci salva, ci purifica, ci perdona, ma soprattutto ci ama. Così, con il nostro bagaglio di peccati ed errori, anche noi, proprio come la Maddalena, poter diventare suoi apostoli. Cambiare ed evangelizzare. #Santanotte amici Dio tiri fuori la parte migliore di ciascuno di noi!
Alessandro Ginotta
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