Una speciale benedizione nel giorno dell’Epifania che protegge la casa e chi vi abita per tutto l’anno. Lo farai anche tu? Scrivilo nei commenti!
Ho sempre sentito un legame profondo con San Giovanni Paolo II, il santo delle coincidenze. Forse perché con lui è impossibile non sorprendersi: ogni sua scelta, ogni momento della sua vita sembra intrecciarsi con un disegno misterioso e perfetto. Questo legame si è rafforzato il giorno in cui ho avuto il privilegio di visitare la sua stanza privata al Santuario della Mentorella, un luogo incantevole immerso tra le montagne, vicino a Roma. Non si tratta di un santuario qualunque: la Mentorella è il più antico santuario mariano d’Italia e forse d’Europa. È meta di pellegrinaggi da secoli, e tra i tanti pellegrini uno in particolare vi tornava spesso: San Giovanni Paolo II. Quel luogo aveva per lui un significato speciale. Lo visitò anche poche ore prima del conclave che lo avrebbe proclamato Papa, un gesto che rivela quanto profonda fosse la sua fede e il suo legame con Maria. Ma c’è un aneddoto che aggiunge un tocco di suspense: tornando dal santuario, un piccolo disguido rischiò di fargli perdere l’inizio del conclave. Se fosse arrivato in ritardo, non sarebbe stato eletto. Pensare che il destino della Chiesa si sia giocato su una coincidenza lascia davvero senza parole.
Entrando nella sua stanza, conservata com’era allora, mi sentii travolto dall’emozione. Ma un dettaglio attirò subito la mia attenzione: sullo stipite della porta erano tracciati strani simboli con un gesso bianco. Rimasi incuriosito e chiesi spiegazioni. Mi raccontarono che erano stati segnati proprio da San Giovanni Paolo II secondo l’antica tradizione cristiana della benedizione dei gessetti. Questa usanza si compie nel giorno dell’Epifania: con un gesso benedetto si scrivono sulla porta i simboli 20+C+M+B+25, dove 20 e 25 indicano l’anno in corso, mentre le tre lettere C,M,B, rappresentano le iniziali dei nomi dei tre Magi: Caspar, Melchior e Balthasar. È un gesto che richiama l’ospitalità della Sacra Famiglia ai Magi e rappresenta una protezione per la casa e chi vi abita per tutto l’anno. Le origini di questa tradizione risalgono addirittura alla Bibbia: nell’Antico Testamento (Es 12,1f), gli Israeliti segnarono le porte delle loro case con il sangue dell’agnello per essere salvati dall’angelo della morte. Allo stesso modo, la benedizione dell’Epifania protegge le case cristiane fino all’Epifania successiva, quando il rito viene ripetuto.
Uscendo dalla sua stanza, con il cuore pieno di gratitudine, mi dissi che avrei fatto lo stesso. E tu? Non ti resta che trovare un gessetto e tracciare questi segni sulla porta di casa tua. Così, anche la tua famiglia sarà custodita e benedetta per tutto l’anno. E chissà, forse scoprirai che Dio ha sempre un modo straordinario per sorprenderci.
Alessandro Ginotta
Questo articolo è stato pubblicato su Il Corriere della Valle del 3 gennaio 2025
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