“L’università deve umanizzare la persona e i processi educativi devono essere umanizzanti”. Con queste parole il Rettore Padre Pedro Barrajón LC ha aperto la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2016 – 2017 dell’Università Europea di Roma.
“L’educazione – ha spiegato Padre Barrajón – è al servizio di ciò che il filosofo francese Maritain chiamava l’umanesimo integrale, che non perde di vista tutti i diversi aspetti e componenti dell’esistenza umana, includendo la dimensione spirituale e trascendente”.
Nella sua relazione introduttiva il Rettore dell’Università Europea di Roma ha parlato della “grammatica del dialogo”, che interpelli la valorizzazione della diversità di culture, di religioni e di società diverse.
“Se l’università non favorisce il dialogo – ha sottolineato Padre Barrajón – difficilmente potrà essere poi vissuto nella vita sociale, politica ed economica. Il mondo di oggi ha bisogno di questo dialogo sincero dove l’altro si ascolta con empatia nella ricerca comune della verità e del bene per tutti”.
Il tema dell’inaugurazione è stato “Le sfide dell’università oggi: interculturalità ed etica”. Ne hanno parlato Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, e Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Nel suo intervento Mons. Galantino ha illustrato il valore dell’università come luogo di accoglienza e di dialogo, ricordando che “la cultura dell’incontro si impara più dalla vita che dai libri”.
Inoltre il Segretario Generale della CEI ha evidenziato il problema della cultura dello scarto, che rischia di trovare spazio anche in università “finendo con perpetuare logiche di competizione esasperata o replicando meccanismi di esclusione di cui vediamo gli esiti nella nostra società”.
“Il mondo di oggi – ha ricordato Mons. Galantino – conosce il paradosso d’aver superato vecchie frontiere e inimicizie e al tempo stesso d’aver innalzato nuove barriere, non soltanto fisiche ma anche di conoscenza e di accesso al sapere”.
Per questa ragione è importante impegnarsi “a combattere la povertà in tutte le sue forme”.
Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, ha parlato dell’università come luogo di formazione alla legalità.
“La lotta alla corruzione ha bisogno di leggi” – ha spiegato Cantone – Ma se un Paese non è in grado di tradurre le leggi in comportamenti concreti, le regole restano sulla carta”.
Scuola e università, secondo Cantone, possono dare un contributo importante alla cultura della legalità, dando una formazione al cittadino e offrendo la possibilità dell’accesso allo studio anche a chi non ha i mezzi.
La cerimonia di inaugurazione si è conclusa con la menzione di merito dei migliori studenti. Ha partecipato anche il Coro dell’Università Europea di Roma, con l’inno della Repubblica Italiana e un intermezzo musicale.
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