Se vi hanno detto che i giovani oggi sono spenti e non sentono l’esigenza di impegnarsi nel sociale, allora di recente non siete passati da Savigliano. Qui il 27 aprile si è svolto l’evento: “Stop all’indifferenza. Quando i giovani si mettono in gioco”, concorso letterario e fotografico organizzato dai giovani della Società di San Vincenzo De Paoli e rivolto agli studenti delle quarte superiori.
Fil rouge della serata è stata la figura del giovane Pier Giorgio Frassati, il beato torinese che all’età di soli 19 anni entrò nelle Conferenze di San Vincenzo. La sua esortazione a “Vivere, non vivacchiare!” campeggiava a grandi lettere sul manifesto dell’iniziativa. Maurizio Ceste, membro della Giunta Esecutiva della Federazione Nazionale e storico della Società di San Vincenzo De Paoli, ne ha tracciato un ritratto: un giovane come tanti altri, pieno di amici, di vita, amante dello sport, della montagna e della compagnia. “Pier Giorgio Frassati era ricco, di buona famiglia: avrebbe avuto tutti i requisiti per essere indifferente alla povertà. Invece ha scelto di non fare finta di nulla, ma di dare il proprio aiuto – da giovane – senza rinunciare ad essere giovane”.
Tra i relatori erano presenti anche l’assessore Monica Cerutti, che ha illustrato la proposta regionale per le nuove politiche a sostegno dei giovani, e l’ex sindaco Sergio Soave, che ha raccontato le sue esperienze giovanili nella San Vincenzo e nei campi Emmaus, dove si raccoglievano carta, stracci e ferro da rivendere per aiutare i bisognosi.
Introdotti da una spigliata e vivace Stefania Sito sono saliti sul palco i vincitori: Pietro Mondino, Marta Bosio, Clara Borge e Roberta Garello per il concorso letterario, con una menzione speciale per Irene Dallorto. Alessandro Chiesa e Borana Kerpaci sono stati premiati per le migliori fotografie.
I premi sono stati devoluti per metà ad associazioni di volontariato come Oasi Giovani, l’Associazione Papa Giovanni XXIII, la Caritas cittadina e la onlus “il fiore della Vita”. Sponsor dell’evento la ditta Egea, la Cassa di Risparmio di Savigliano ed il Centro Servizi per il Volontariato.
Una serata frizzante ed interessante che ha dimostrato come i nostri giovani non siano per nulla “indifferenti”.
Puoi aiutare anche tu progetti come questo:
Quando compili il modulo 730, il CUD oppure il modello unico, ricordati di mettere la tua firma e il nostro codice fiscale: 96033240043 nel riquadro dedicato a “Scelta per la destinazione del 5×1000 dell’IRPEF”, nella sezione “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative…”:
Anche se non sei tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi o presenti un documento diverso dal 730, puoi comunque donare il tuo 5×1000:
- compila la scheda fornita insieme al CUD dal tuo datore di lavoro o dall’ente erogatore della pensione, firmando nel riquadro “Sostegno del volontariato…” e indicando il codice fiscale: 96033240043;
inserisci la scheda in una busta chiusa; - scrivi sulla busta “Scelta per la destinazione del cinque per mille IRPEF” e indica il tuo cognome, nome e codice fiscale;
- consegnala a un ufficio postale, a uno sportello bancario o a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (CAF, commercialisti…).
A TE NON COSTA NULLA
Devolvere il cinque per mille a te non costa nulla. Semplicemente, il 5 per mille dell’IRPEF che già paghi allo Stato verrà destinato all’associazione che tu vorrai scegliere. Non dovrai versare un solo centesimo in più, ma con la tua firma, avrai la libertà di decidere a chi fare arrivare il tuo contributo. Eh sì, la tua firma ha un grande potere! Se non effettuerai alcuna scelta, il tuo 5×1000 resterà allo Stato. E così… avrai perso un’occasione per dare quella mano che colora la vita (la tua e quella di chi tu aiuti).
Alessandro Ginotta
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