+ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 9,38-40)
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».
Parola del Signore
“Noi” contro di “loro”. E’ una distinzione che non piace a Gesù. L’obiettivo di Gesù è unire: “e come tu, Padre, sei in me e io sono in te, così anch’essi siano in noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità” (Gv 17,22-23). Gesù unisce.
Il diavolo divide. La stessa parola “diavolo” deriva dal latino diabolus e, a sua volta, dal greco Διάβολος, diábolos, (“dividere”, “colui che divide”). Quello che divide non viene da Dio.
Arrabbiarsi, accapigliarsi, parlare in tono agguerrito ed offensivo. Pare che non ci sia altro modo di comunicare ormai. Lo vediamo anche in tv, nei talk show, lo vediamo nelle aule della politica, dove dovrebbero dimorare gli ideali più nobili, e invece… Nulla di tutto questo viene da Dio.
Così è la natura animale dell’uomo… e il Nemico, il divisore, trova terreno fertile e si insinua, sfrutta le nostre debolezze, travestite da forza e ci mette l’uno contro l’altro. Entra in modo subdolo, il “divisore”: un piccolo peccato. Cedere ad una tentazione: “che male farà?” diciamo talvolta. Quasi non ce ne accorgiamo. Poi un sassolino diventa una montagna. Chiacchiere, maldicenze, infamie, si colpisce con la parola colui che si ritiene essere il nemico (con la “n” minuscola, quindi un nostro fratello, forse solo più sfortunato di noi). Il Nemico (con la “n” maiuscola) ci porta rapidamente verso una spirale fatta di liti devastanti, ed altre manifestazioni più o meno gravi di intolleranza.
Tutto questo non viene da Dio. Dio è amore. Dio vuole l’unità, non la divisione.
Arriviamo a Giovanni, che fa notare a Gesù: “Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva” (v. 38). Vedete com’è potente il Nemico, com’è subdolo? Si sente minacciato da questo estraneo che scaccia i demoni nel nome di Gesù e… cosa fa? Insinua il dubbio, istiga alla divisione: “ma lui non è dei nostri, non ci segue, allora è malvagio”. Noi contro di loro. Noi, i buoni, loro, i “cattivi”.
Non è così. Non ci dobbiamo “chiudere” nei nostri recinti, nei nostri piccoli cenacoli. La “congrega” dei buoni… No. Gesù lo dice chiaramente: “Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi” (vv. 39-40). Ognuno di noi, quando è sincero, può diventare strumento del bene.
Mi torna in mente un episodio avvenuto ai tempi di Mosè che troviamo nel libro dei Numeri (Nm 11,24-30). Dio aveva effuso lo Spirito Santo su 70 anziani, alcuni di loro erano fuori dalla “cerchia”. Tutti e 70 avevano iniziato a profetare, anche i due che in quel momento erano rimasti nell’accampamento e non “facevano parte del gruppo”. Giosuè, figlio di Nun, voleva impedire che questo accadesse: “Mosè, signor mio, impediscili!“, ma Mosè rispose: “Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore dare loro il suo spirito!“. Per Giosuè solo gli “autorizzati” potevano profetare…
Ma, caro Giosuè, non è l’uomo che decide chi può ricevere o meno un dono di Dio. Ogni battezzato ha un suo “dono”; non lo sotterri, non lo tenga nascosto! Lo metta a disposizione di tutti; è un diritto (ed un dovere) essere protagonisti nella Chiesa! …e ricordiamo sempre che Dio opera anche là… dove noi non vediamo!
Cari amici, la domanda di questa sera è: Che cristiano sono io? Sono chiuso nella mia “sacrestia”, nel mio “cenacolo” e pretendo di avere tutte le risposte, credo di avere sempre “la verità in tasca”? Guardo sempre “gli altri” con sospetto? La diversità per me è solo un ostacolo… oppure può essere anche una ricchezza?
Questa notte, Gesù, ti affido tutti i miei amici e le persone che conosco. Difendile da ogni male!
#Santanotte amici miei! 🙂 🙂 🙂
L’opera d’arte di oggi è “La tentazione di Cristo”, affresco del pittore belga Jan Swerts (1820 Antwerp -1879 Marienbad) chiesa di San Giorgio (Joriskerk) Anversa, Belgio.
Alessandro Ginotta
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