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Novena di Natale, secondo giorno: Gesù, Verbo Incarnato

Novena di Natale, secondo giorno: Gesù, Verbo Incarnato

In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta. ..Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto. A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità…Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato. (Gv. 1,1-18)

Quando, dunque, sentiamo parlare della nascita di Cristo, restiamo in silenzio e lasciamo che sia quel Bambino a parlare; imprimiamo nel nostro cuore le sue parole senza distogliere lo sguardo dal suo volto. Se lo prendiamo tra le nostre braccia e ci lasciamo abbracciare da Lui, ci porterà la pace del cuore che non avrà mai fine. Questo Bambino ci insegna che cosa è veramente essenziale nella nostra vita. Nasce nella povertà del mondo, perché per Lui e la sua famiglia non c’è posto in albergo. Trova riparo e sostegno in una stalla ed è deposto in una mangiatoia per animali. Eppure, da questo nulla, emerge la luce della gloria di Dio. A partire da qui, per gli uomini dal cuore semplice inizia la via della vera liberazione e del riscatto perenne. Da questo Bambino, che porta impressi nel suo volto i tratti della bontà, della misericordia e dell’amore di Dio Padre, scaturisce per tutti noi suoi discepoli, come insegna l’apostolo Paolo, l’impegno a «rinnegare l’empietà» e la ricchezza del mondo, per vivere «con sobrietà, con giustizia e con pietà» (Tt 2,12).

Noi Ti invochiamo, o Bambino Gesù.

Verbo Incarnato, che nuovamente
condividi con noi il tuo Natale
insegnaci a condividere con gli altri
i nostri progetti di pace e solidarietà.
Tu che nella Grotta di Betlemme
hai proposto agli uomini di ogni tempo
un itinerario di amore e riconciliazione
illumina l’umanità di oggi a ritrovare
la strada che porta ad incontrare l’altro
nel dialogo, nell’amore e nel rispetto profondo.
Piccolo grande Dio, che nell’umiltà più sentita
hai indicato in Te la via maestra che porta alla verità
aiutaci ad eliminare da questa terra l’orgoglio,
la falsità e la menzogna, cause dirette
del male del mondo moderno.
Tu che leggi nel profondo di ogni cuore
trasforma i nostri personali risentimenti
in atteggiamenti e comportamenti fraterni,
gli unici che danno gioia vera e
trasformano il Natale in festa vera.
Messia atteso da secoli
e giunto nella pienezza dei tempi
guida l’umanità del terzo millennio
verso mete di giustizia più certe
per ogni uomo di questa Terra.
Tu che tutto sai e puoi
conosci le attese di ciascuno di noi
anche per questo annuale anniversario
della tua venuta tra noi
fa nascere nel cuore di tutti gli uomini della terra
un solo raggio della tua infinita carità
e della tua bontà illimitata.
Non permettere, Gesù, Figlio dell’Uomo,
che nessun bambino, giovane, adulto ed anziano
del Pianeta Terra continui a soffrire a causa
della cattiveria che si annida nel cuore di tanta gente.
Fa di tanti cuori segnati dall’odio e dalla morte
cuori capaci di amare e di perdonare
come tu hai perdonato alla Maddalena,
ai tuoi crocifissori ed al buon ladrone
morto in croce accanto a Te sul Golgota.
Dalla capanna di Betlemme
anche quest’anno si irradi in tutto il mondo
la luce del tuo Natale, che è sempre
motivo di speranza e di pace per l’intera umanità. Amen

O Bambino Gesù, degnati di accogliere la preghiera di quanti credono e sperano in Te; vieni presto a liberarci da questo nostro esilio, e riuniscici nel tuo regno glorioso, dove Tu vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli.

Novena di Natale, primo giorno: Gesù, vero Dio e vero uomo
Il dipinto di oggi è: “La Natività”, opera del pittore francese Noël Coypel, 1690 circa, olio su tela, 48.5 x 41.5 cm , Museo delle Belle Arti di Rennes (Francia).

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