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Oggi incontreremo Dio nel nulla

Sorprendersi con Dio, Alessandro Ginotta

È possibile vedere Dio? Oggi proveremo a scoprirlo insieme! Per il nostro esperimento ci serviranno solo due ingredienti: un luogo tranquillo dove fermarci a riflettere e tanta fantasia. Siamo pronti? Allora proviamo a chiudere gli occhi ed immaginare il nulla. Sì, il nulla. Perché è lì che, oggi, incontreremo Dio.

Nulla. Perché, prima del Big Bang, l’universo non esisteva. Non c’era la materia. Non esisteva lo spazio. E perfino il tempo non aveva ancora iniziato a scorrere. Lo abbiamo visto nella scorsa puntata di “Sorprendersi con Dio”: la scienza si ferma qui. Le equazioni possono descrivere con precisione ogni momento seguente la Creazione, ma non riescono a spingersi ad indagare il “prima”. Noi sì, con gli occhi del cuore potremo immaginare che cosa precedesse il Big Bang.

Dio. Il Creatore. Lui esisteva. E che faceva là, tutto solo? La risposta ce la offre San Giovanni evangelista: amava. Infatti “Dio è amore” (cfr. 1Gv 4,8).

Qui parte il viaggio che oggi compiremo sulle ali della fantasia. Possiamo immaginare Dio come una sfera infinita che pulsa nel nulla. Un enorme globo d’amore. Pensate amici: l’amore di Dio era così grande, che non poteva fare altro che continuare a dilatarsi. L’amore cresceva e cresceva, a tal punto che, in un dato istante, questo amore così compresso ed infinito “ruppe gli argini” e fuoriuscì da sé stesso. L’amore, che è Dio, usciva da Dio e si espandeva: ecco l’universo nascere da un’esplosione d’amore!

Immaginiamo le scintille che fuoriescono dal fuoco di Dio. Scintille che si condensano in materia, creando il mondo così come lo conosciamo. L’universo intero: il cielo, la terra, l’uomo e tutte le creature. Adamo, Eva, animali, vegetali, minerali, esseri spirituali, tutto ha origine da qui: dallo sconfinato amore di Dio.

Ma Dio non poteva smettere di amare. Ora, che erano comparse le sue creature, potremmo dire che amava ancora di più. E così l’amore, continuando ad espandersi, uscì un’altra volta da Lui: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna” (Giovanni 3,16). Ecco Gesù: generato dall’amore uscito da Dio e, contemporaneamente, parte di Dio.

Vedete, amici, come tutto sia frutto dell’amore? È l’amore che ha consentito la nascita dell’universo, è l’amore che fa sì che un pianeta ruoti attorno alla propria stella, è per amore che noi siamo qui ora, a leggere queste stesse righe e ad immaginare Dio.

Siamo polvere di stelle, polvere di Dio, amore vivo fatto dell’amore di Dio che vive in noi. Avevate mai pensato alla Creazione in questi termini?

Alessandro Ginotta

Leggi anche gli altri articoli di “Sorprendersi con Dio”. Clicca qui!

Questo articolo è stato pubblicato su “Il Corriere della Valle”, n. 11 del 17 marzo 2022

Questo articolo è stato pubblicato su “Il Corriere della Valle”, n. 11 del 17 marzo 2022

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