Vai al contenuto

Quant’è difficile essere un profeta!

Quant'è difficile essere un profeta!

Dio ha bisogno di persone come te, pronte a salire sui tetti per gridare la bellezza del Vangelo. Non temere di prestargli la tua voce, le tue mani, la tua vita. Anche tu, in questo modo, sarai un po’ profeta.

Il mio (in)solito commento a: “Non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme” (Luca 13,31-35)

Essere profeta è una strada ardua. È un cammino in cui spesso si rimane soli, senza applausi, senza riconoscimenti; una vita in cui si è derisi dai propri concittadini (Lc 4,24), minacciati di morte (Ger 26,15), allontanati, come Giona, verso terre sconosciute (Gio 3,1-5), perfino accusati ingiustamente (Ger 38,1-38). Eppure, chi accoglie la voce di Dio sente un fuoco che spinge oltre la paura. È lo Spirito Santo a soffiare forza nelle sue gambe, a schiudergli le labbra, a spingerlo là dove c’è bisogno della Parola. Nessun ostacolo può fermarlo, nessuna minaccia lo allontana, perché dentro di lui arde la volontà del Padre.

E oggi, ora, proprio ora, il mondo ha bisogno di profeti come te. Di persone coraggiose, che, spinte dallo Spirito Santo, camminano senza sosta per portare speranza a chi l’ha persa, per annunciare salvezza a chi si sente escluso. Gente che vive la fede, non per cercare miracoli, ma per dedicarsi, anima e corpo, al servizio di tutti, senza aspettarsi privilegi, senza fare distinzioni. Dio ci chiama a essere testimoni veri, profeti senza paura, che annunciano la sua bellezza a chiunque incontri.

In un tempo in cui siamo tutti pronti a parlare e così pochi ad ascoltare, apriamo il cuore all’amore di Dio, lasciamo che Egli vi riversi dentro la Sua gioia. Prendiamoci un istante, e impariamo ad ascoltare la Sua voce, una voce dolce, che non chiede altro che essere accolta e portata ovunque, per chi ancora non la conosce. Non dimentichiamoci: le ultime parole di Gesù sono state: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura” (Mc 16,15).

Come dice San Paolo: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20). Quando mettiamo da parte il nostro ego, le nostre piccole certezze, quando ci affidiamo interamente a Dio, il nostro spirito si apre e si colma di qualcosa di grande. La nostra anima diventa una luce che non è nostra, ma di Dio stesso. E le nostre parole, ora piene di Spirito, toccano davvero il cuore di chi ci ascolta. È un’esperienza unica, intensa, che prima di cambiare gli altri trasforma noi stessi.

Lascia che lo Spirito scorra anche in te, come scorreva nelle vene di Gesù. Dio ha bisogno di persone come te, pronte a salire sui tetti per gridare la bellezza del Vangelo. Non temere di prestargli la tua voce, le tue mani, la tua vita. Anche tu, in questo modo, sarai un po’ profeta.

Quello che ti auguro, da oggi in poi, è di poter ascoltare la voce dello Spirito, farla tua, e spargerla ovunque, perché dia frutti abbondanti.

#Santanotte

Alessandro Ginotta

Il dipinto di oggi è: “Cristo abbraccia la croce”, di El Greco, 1605, olio su tela, 108 x 78 cm, Museo del Prado, Madrid

Sostieni labuonaparola.it


Se ti piace questo blog sostienilo. La tua donazione mi aiuterà a continuare a creare contenuti di qualità.

Ogni contributo, grande o piccolo, fa la differenza. Grazie per il tuo sostegno!


Vuoi ricevere i commenti di La buona Parola nella tua e-mail?

Iscriviti alla newsletter: è gratis e potrai cancellarti in ogni momento!

Vuoi ricevere i commenti di La buona Parola nella tua e-mail?

Iscriviti alla newsletter è gratis e potrai cancallarti in ogni momento!

Continua a leggere