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Strani fenomeni con immagini e statue 1/2

Strani fenomeni con immagini e statue 1/2

Che c’entra Napoleone Bonaparte con la Madonna? Lo scoprirai leggendo fino in fondo… oggi ti presento due fenomeni prodigiosi: una immaginetta che cambia espressione e… statue e dipinti che muovono gli occhi:

Pareidolia?

Un tempo avevo un’immaginetta di San Giovanni Paolo II; lo ritraeva in un paesaggio di montagna, appoggiato ad un pastorale, con gli occhi a scrutare l’infinito. Il viso era… come descriverlo? Cambiava. Sì. Cambiava! Me ne accorsi quasi per caso: un giorno tenevo il santino in mano e mi parse di scorgervi sul volto un aspetto pensieroso. Il giorno successivo sorrideva, perfino con gli occhi e le guance. Altre volte appariva proprio imbronciato, con lo sguardo torvo. Eppure, era sempre la stessa fotografia stampata sullo stesso cartoncino, con sotto l’esortazione che tanto mi era piaciuta quando decisi di tenere con me l’immaginetta: “Non abbiate paura”.

Decisi così di conservarla con cura, trovandole una collocazione perfetta: la Bibbia che tenevo sul comodino. Scelsi anche la pagina migliore: l’inizio del Vangelo di San Giovanni. “In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio” (Gv 1,1). Ogni mattina, appena sveglio, formulavo una breve preghiera, raccomandando un aspetto della mia vita o domandando il buon esito di un impegno, la guarigione da un malessere, e così via. Poi prendevo la Bibbia in mano, andavo alla pagina del Vangelo di Giovanni e scrutavo il volto del mio Santo protettore. Dalla sua espressione potevo capire se la mia preghiera sarebbe stata esaudita oppure no. L’immaginetta sorrideva? Allora tutto sarebbe andato bene. Un’espressione neutra preludeva ad una giornata così così. Una torva? Meglio voltarsi dall’altra parte e tornare a dormire. Credimi: non ci fu mai una volta in cui la “premonizione” fu sbagliata. Il mio stato d’animo, i miei successi od insuccessi (piccoli o grandi che fossero) di quella giornata, seguivano rigorosamente la previsione dell’immaginetta. Fu così per molti anni, finché, in uno dei miei viaggi, andarono smarriti sia la Bibbia che il santino. Chissà se chi avrà aperto quella Bibbia vi avrà scorto un volto sorridente?

Superstizione? Mi sono sempre sforzato di non cadere in questo errore. Dal punto di vista scientifico potremmo parlare di pareidolia: la tendenza istintiva del cervello a trovare forme familiari nelle immagini. Come scorgere un animale osservando la forma di una nuvola. Eppure, la Chiesa ha riconosciuto il miracolo della statua della Madonna di Taggia, che mosse gli occhi (1855). Così come quello della Madonna di Palmi (1896). E la Madonna dell’Archetto a Roma (1796). Perfino Papa Francesco ha pregato, in Ecuador, davanti ad un’Addolorata che spostava lo sguardo. Sorprendente, vero? Vuoi saperne di più? Continua a leggere:

La Madonna appare nei momenti più difficili?

Sembrerebbe esserci un collegamento tra momenti storici drammatici e fenomeni mariani inspiegabili. Le apparizioni di Fatima, ad esempio, avvenute durante la Prima Guerra Mondiale, con i loro segreti ed interpretazioni che potrebbero alludere ad un esacerbarsi dei conflitti oggi in corso. O le apparizioni di Nostra Signora di Kibeho, in Ruanda, che si svolsero poche settimane prima della sanguinosa guerra che causò più di 800.000 vittime tra le popolazioni Hutu e Tutsi. Leggere le testimonianze dei giovani veggenti ruandesi fa accapponare la pelle: essi videro letteralmente il genocidio prima che si verificasse. Pare quasi che la Madonna si voglia far sentire più vicina nei momenti di particolare sofferenza. Facciamo un balzo indietro ed andiamo al 1796: le truppe di Napoleone premono alle porte dello Stato Pontificio. La Chiesa è sotto assedio, militarmente e politicamente. Il 25 giugno 1796, nella cattedrale di Ancona, numerosi fedeli si accorgono che la statua della Madonna apre e chiude gli occhi. Centinaia di testimonianze diverse sono tutte concordi: le palpebre si alzano e si abbassano lentamente. Vengono fatte accurate misurazioni anche con l’ausilio di compassi: non ci sono dubbi. La Madonna muove gli occhi! Il fenomeno prosegue per mesi, finché, il 10 febbraio 1797, Napoleone conquista la città. Incuriosito dai racconti vuole verificare personalmente. Si reca nella chiesa e, mentre osserva il quadro, impallidisce. Dapprima decide di bruciare il dipinto, poi, colto da uno scrupolo, ordina di risparmiarlo: lo coprirà con un drappo per impedire che qualcun altro lo possa vedere. Ma il fatto non è un caso isolato, anzi, sembra espandersi in tutto il territorio della Chiesa, fino a Roma: sempre più madonne muovono gli occhi davanti a fedeli, curiosi, scienziati e studiosi. Tutti possono scorgere il fenomeno. Notai integerrimi vengono incaricati di raccogliere le testimonianze. La Chiesa riconoscerà i miracoli. Una delle apparizioni più note è quella della Madonna dell’Archetto a Roma in via San Marcello; inizierà a muovere gli occhi il 9 luglio 1796. Che cosa ci vuol dire la Madonna? Perché le apparizioni si intensificano in prossimità di guerre o grandi calamità naturali? Ricordi il Miracolo della Madonna di Palmi? (Cfr. Il Corriere della Valle, n. 28, 14 luglio 2022). La statua si animò poco prima di un grande terremoto e salvò la popolazione perché venne portata in processione in un luogo aperto e sicuro. Sorprendente vero? Preparati a sorprenderti ancora di più, non perdere il prossimo numero di Sorprendersi con Dio!

Alessandro Ginotta

Strani fenomeni con immagini e statue 1/2
L’articolo è uscito su “Il Corriere della Valle” n. 45 del 1 dicembre 2022

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