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  • Annunciazione: la sconvolgente consapevolezza di Maria

    Annunciazione: la sconvolgente consapevolezza di Maria

    Una lama di luce taglia l’aria, irrompendo dalla finestra. Maria, sorpresa, lascia cadere il fuso con cui stava filando una lana candida e morbida. Un soffio di vento fa danzare le pagine di un libro, e in quell’istante tutto cambia: il trascendente e l’immanente si intrecciano, e appare l’Arcangelo Gabriele.

    Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce (Luca 1,26-38)

    Quali sensazioni avrà provato la giovane Maria all’arrivo dell’Arcangelo Gabriele? Timore? Sorpresa? Consapevolezza? Trepidazione? Non ci è dato di entrare così in intimità con il pensiero della Vergine per scrutarlo. Ma, mentre nel caso dell’annuncio a Zaccaria appare evidente la paura, leggendo queste righe sembra quasi che Maria sia rimasta calma senza scomporsi. Stava ascoltando un essere sovrumano parlarle di un evento irripetibile nella storia dell’umanità. Eppure lei è fiduciosa, serena, come se avesse sempre conosciuto il suo futuro. L’impresa sorprendente alla quale veniva chiamata a collaborare.

    Pensa alle ragioni e al coraggio del sì. Come l’ha potuto pronunciare con tanta pacatezza? Prova ad immaginare: che cosa sarebbe accaduto se quel sì non fosse arrivato!? Invece Maria ha dato il suo assenso a cambiare per sempre la storia di tutta l’umanità.

    È poco più che una ragazza, e in un attimo un essere di luce le stravolge l’esistenza. O forse no. Perché, in fondo, Maria lo sapeva già. Era nata con una missione, la più alta e misteriosa: diventare la madre del Signore. Senza macchia, la Vergine Maria cresce accanto a Dio, così vicina che diventa Lei stessa l’Arca dell’Alleanza, la custode della Parola fatta carne. Un mistero che solo gli occhi dell’anima possono afferrare, perché la nostra mente sarebbe incapace di concepire un destino simile: un essere umano, genitore di Dio. Il finito che accoglie l’infinito. Come può essere? Solo Dio sa. Solo Dio può.

    Chiunque di noi, di fronte a un tale annuncio, sarebbe rimasto paralizzato, spaventato, forse avrebbe cercato di fuggire. Ma non Maria. Lei accetta, con una serenità che disarma. Senza esitazioni.

    Ed è così che dovremmo imparare ad affrontare la vita: con quella fiducia assoluta, quella resa totale al volere di Dio. Non c’è malizia nei Suoi disegni, solo un amore sconfinato, capace di perdonare anche il peggiore dei peccati. Se avessimo fede cieca, accoglieremmo ogni evento come il meglio che potesse capitarci, anche se non lo comprendiamo subito. Perché se viene da Dio, non può che essere il meglio per noi.

    Allora smettiamola di arrovellarci su ogni piccolo intoppo quotidiano. Mettiamo da parte il pessimismo e armiamoci solo di fede. Nient’altro serve. #Santanotte

    Alessandro Ginotta

    Il dipinto di oggi è: “L’Annunciazione”, di Paolo Uccello, 1425, tempera e oro su tavola, 64.6×47.5 cm, Ashmolean Museum, Oxford.

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  • Referendum costituzionale: l’Italia a un bivio. Sì e no a confronto

    Referendum costituzionale: l’Italia a un bivio. Sì e no a confronto

    Martedì 15 novembre 2016, alle 11.00, all’Università Europea di Roma, via degli Aldobrandeschi 190, si terrà il seminario “Referendum costituzionale: l’Italia a un bivio. Sì e no a confronto”.

    Introdurrà l’incontro il Prof. Emanuele Bilotti, Ordinario di Diritto Privato e Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza all’Università Europea di Roma.

    Interverranno il Prof. Giuseppe Colavitti, Associato di Istituzioni di Diritto Pubblico all’Università dell’Aquila, e il Prof. Filippo Vari, Ordinario di Diritto Costituzionale nel Corso di Laurea in Giurisprudenza all’Università Europea di Roma.

    “È sicuramente un bene – ha spiegato il Prof. Emanuele Bilotti – che, in vista della prossima consultazione referendaria, nella quale saremo chiamati a confermare o a respingere la riforma costituzionale elaborata dal Parlamento, tutti i cittadini possano essere informati in maniera adeguata. Un’informazione corretta non è però sempre accessibile per tutti, in particolare per quanti non possono contare su una formazione giuridica. D’altra parte, i contenuti della riforma sono piuttosto articolati e presentano indubbiamente una certa complessità sotto il profilo tecnico-giuridico.

    È dunque in un’ottica di servizio che, come docenti del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza dell’Università Europea di Roma, abbiamo organizzato un breve momento di approfondimento e di confronto sulla riforma: un momento appositamente pensato, peraltro, per gli elettori più giovani, gli studenti delle ultime due classi delle Scuole superiori.

    Si tratta di un pubblico che conosciamo bene e che sappiamo essere giustamente esigente. È un pubblico che si tiene per lo più lontano dai confronti televisivi, ma che cerca nondimeno risposte chiare e non accetta di essere strumentalizzato. Il nostro obiettivo è allora quello di esporre i contenuti della riforma in una maniera corretta e non approssimativa, ma pur sempre con semplicità e senza rischiare di annoiare con inutili tecnicismi.

    È evidente poi che un’iniziativa di questo tipo non intende assolutamente orientare il voto in un senso o nell’altro. L’Università Europea di Roma, in quanto alta Istituzione formativa, non si schiera certo politicamente. Come già in altre circostanze, però, non si tira indietro quando si tratta di mettere le proprie competenze tecniche al servizio della società. L’equilibrio dei contenuti sarà assicurato dal coinvolgimento di due specialisti del diritto costituzionale, i quali, nel dibattito scientifico che ha accompagnato l’elaborazione della riforma, hanno già avuto modo di assumere posizioni antagoniste nella valutazione dei suoi contenuti da un punto di vista rigorosamente tecnico”.

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