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tradimento

A che serve disperarsi?

Nel commento al Vangelo della Passione, viene esplorata la natura umana tramite le figure di Pietro e Giuda, simboli di fragilità e disperazione rispettivamente. Pietro nega Cristo, ma il suo pentimento lo riavvicina a Dio. Diversamente, Giuda s’abbandona alla disperazione, perdendo ogni speranza. Si enfatizza l’importanza di non disperare e mantenere la fede in Dio, la vera luce nelle tenebre.

A che serve disperarsi?

L’inferno? Costa 30 monete d’argento!

Il Paradiso, offerto gratuitamente dal Cristo al buon ladrone, contrasta con il tradimento di Giuda, che per 30 monete d’argento, perdette la sua anima. Mentre il buon ladrone entra nel regno dei cieli con una semplice supplica, Giuda cede alla disperazione. L’autore riflette sul valore profondo dell’amore e della salvezza rispetto al materialismo, sottolineando che Dio è con noi, nonostante la nostra tendenza a privilegiare i beni di questo mondo.

L'inferno costa 30 monete d'argento...

Prima che il gallo canti. Il tradimento

Il commento riflette su tre tradimenti durante l’Ultima Cena e le loro conseguenze. Giuda, che detiene la cassa comune, tradisce con disperazione e senza pentimento. Pietro nega Gesù, ma poi accoglie il suo perdono e amore. Gli apostoli abbandonano Gesù, riconoscendo l’errore in seguito. Questo invito al pentimento e alla speranza nel perdono di Dio esorta a non rifiutare il suo amore, come fece Giuda Iscariota, focalizzandoci piuttosto sulla redenzione offerta come quella accettata da Pietro.

Prima che il gallo canti. Il tradimento