Dobbiamo lasciar perdere le paure e iniziare a sognare: sognare che anche i sassi possano diventare terra buona.
Il mio commento a:
Una parte del seme cadde sul terreno buono e diede frutto (Matteo 13,1-9)
La Parola di Dio è un seme che entra in noi quando ascoltiamo la Messa, leggiamo il Vangelo o parliamo con un amico sincero. Forse non ce ne accorgiamo, ma quel seme, una volta dentro, inizia a lavorare. Costruisce silenziosamente ponti e strade nella nostra coscienza.
E poi, quando meno ce lo aspettiamo, giorni, mesi o anni dopo, matura un frutto nutriente e appetitoso: il buon frutto della Parola di Dio! Ecco che superiamo un ostacolo o aiutiamo un amico. A volte diventiamo noi stessi Parola, ispirando chi ci sta accanto con ciò che abbiamo appreso da Gesù.
La Parola di Dio è così: un piccolo seme che entra e cresce in silenzio fino a fruttificare. Certo, a volte trova rovi e spine nella nostra anima, e allora non produce frutto. Ma Dio non smette di seminare. Ha una fiducia cieca in noi e spera sempre che un sasso possa diventare terreno fertile. Non ci farà mancare altre Parole che, entrando piano piano, riusciranno a germogliare anche tra i rovi.
Gesù è un sognatore inguaribile, pieno di fiducia nella forza del seme. Non abbandona mai la speranza che quel chicco germogli anche tra le pietre e le spine. La sua fiducia in noi non ha limiti e il suo desiderio di trasformarci in terreno fertile non ha fine.
E oggi, chi è il seminatore? Tieniti forte perché oggi quel seminatore sei proprio tu: se è vero che “il” seminatore è Gesù, è altrettanto vero che Egli ci ha affidato una missione: “Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura” (Mc 16,15). Devi mettere da parte le paure e sognare che i sassi possano diventare terra buona.
Devi avere fiducia che, con la forza del seme, anche tra i rovi potrà germogliare la vita nuova. Tu sei in “comunione” con Gesù. Lui è “il” seminatore, ma tu sei “un” seminatore, e con la tua vita potrai seminare e testimoniare i valori del Vangelo, i valori di Gesù.
Tutti noi lo siamo. Lo dobbiamo a Lui, come operai della vigna. Anche se siamo operai dell’ultima ora (Mt 20,1-16), abbiamo il dovere di seminare nei campi della vita. Ognuno di noi è una zolla di terra e anche un seminatore. Ogni parola e gesto che esce da noi si sparge sulla terra e produce frutto. Ricordiamocelo la prossima volta che daremo un buon esempio. Siamo zolla, siamo seminatore e, se Dio vorrà, saremo anche seme. #Santanotte
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