Tu puoi rinvigorire la fiamma che, nonostante tutte le difficoltà che oscurano questi giorni, continua a brillare dentro di te. Dio ti affida questo compito. Scopri di che cosa si tratta nel mio in(solito) commento a:
Prese a mandarli (Mc 6,7-13)
La vita senza Dio è un triste viaggio a senso unico verso la morte e la fine di tutto. Si spegne la luce, cala il sipario, tutto è terminato. Silenzio. Quali spinte ha l’uomo per andare avanti? Qual è il nutrimento, la linfa vitale che scorre nelle sue vene? Solo l’amore di Dio è in grado di salvarti dall’oceano dei dubbi, delle difficoltà, delle paure che attanagliano chi, dimentico di Dio, si affanna come un naufrago sballottato dai marosi di questo mare di ingiustizia e di morte che ci circonda. Solo l’amore di Dio può perdonare anche il più grave dei peccati e riportare la luce splendente anche nella notte più buia della vita.
Guerre, scandali, sconvolgimenti climatici. Il mondo attorno a te sta diventando sterile: fede e speranza si esauriscono, si sbriciolano, come una terra troppo sfruttata perde tutto il suo nutrimento e si trasforma in sabbia. Ma in questo deserto, in questo vuoto spirituale, Gesù si offre a te e a tutti noi, come sorgente d’acqua che rinfresca e disseta. Una sorgente che zampilla nel deserto della nostra anima.
Tu puoi rinvigorire la fiamma che, nonostante tutte le difficoltà che oscurano questi giorni, continua a brillare dentro di te. Dio ti affida questo compito: permettere a questa fiammella di rischiarare il tuo cammino e quello di chi ti sta accanto. Questo è evangelizzare! Questo è quanto Gesù desidera da te!
A due a due, per le strade del mondo. Per proclamare il Vangelo. Per prendersi cura degli infermi. Per stare vicino a chi più ha bisogno. Per portare la luce del mondo a chi non ha occhi per vederla. Per portare il sale della terra a chi, a causa delle troppe delusioni, delle tante difficoltà, ha perso anche il sapore.
Il compito che Gesù ha affidato ai dodici, è anche il tuo compito. Sì perché la tua luce, quella che brilla nel tuo cuore, è una scintilla che lo stesso Dio ha posto dentro di te: “Dio formò l’uomo dal fango della terra, gli insufflò nelle narici un alito di vita e l’uomo divenne anima vivente” (Genesi 2,7). È lo spirito vitale che ti trasforma.
Dio ti chiede l’impegno di trasformarti in una pagina vivente di Vangelo: tu puoi fare della tua vita un esempio per chi è rimasto intrappolato nella morsa dell’egoismo, del materialismo, del piacere ad ogni costo, e vive così, senza guardare in faccia nulla e nessuno, senza tenere in considerazione le conseguenze dei suoi eccessi.
Tu puoi suggerire, con la tua vita normale, facendo le cose di tutti i giorni, che il mondo non va necessariamente verso un assoluto egoismo, ma che esiste un’altra strada. E sì, si vive meglio con Gesù nel cuore! #Santanotte
Alessandro Ginotta
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