+ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 14,27-31)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».
Parola del Signore
La pace di Cristo. “Non come la dà il mondo” (v. 27).
Non è l’assenza di guerra, quella pace subdola e ipocrita con la quale le nazioni si trastullano tra un conflitto e l’altro. Non è quel torpore informe, quella nebbia cieca, quell’oblio vacuo in cui il demonio, il “principe del mondo“, vorrebbe imprigionarci per anestetizzare le nostre coscienze, per distrarci e farci a poco a poco scivolare in un mondo senza fede. In un mondo senza speranza. Solo le nostre più sordide passioni, solo la cupidigia, solo i nostri sensi, solo il nostro io e niente Dio.
Questa è la pace del mondo. Oh sì, perché pur di ingannarci il demonio è capace anche di offrirci un surrogato di pace. Una facciata, dietro la quale le nazioni potranno perpetrare indisturbate le loro ingiustizie. Una falsa pace il cui unico risultato sarà l’incrementare le differenze tra le classi sociali, scavare un baratro tra ricchi e poveri, innalzare un muro tra nord e sud del mondo.
Divide et impera. E` la strategia del demonio. Metterci l’uno contro l’altro. Subdolamente. Silenziosamente. Finché questa falsa pace non crollerà su se stessa. Allora egli, il principe del mondo, potrà portare a termine il suo disegno ultimo: la distruzione del genere umano.
Ma Gesù ha un altro piano. “Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore” (v. 27). Il principe del mondo contro di Lui non può nulla. Dobbiamo restare saldi nella fede. Non praevalebunt. Le tenebre non prevarranno: “Tu sei Pietro, e sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa e le porte dell’inferno non la potranno vincere” (Mt. 16,18). L’evangelista Giovanni lo scrive anche nella sua prima lettera: “Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede” (1Gv 5,4).
La fede sconfigge il demonio. Lo ribadisce anche San Giacomo: “Resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi” (Gia 4,7). Rimaniamo dunque saldi nella fede. Non dobbiamo temere perchè il Nemico è forte soltanto in misura della nostra paura.
Quando l’invidia fa breccia nel nostro cuore, quando l’odio si sostituisce all’amore, quando la cupidigia si fa strada nel nostro cuore, allora è il momento di pregare il Signore: “Non lasciarci soccombere alla tentazione!”.
Amici, quando ci succederà… proviamo a resistere alla tentazione ricorrendo alla grande forza della preghiera? Proviamo a chiedere aiuto a Gesù, anzichè porgere l’orecchio al principe del mondo?
Restiamo dalla parte di Gesù, che “è il più forte”! Se faremo così, pian piano ci rafforzeremo e… il diavolo fuggirà da noi!
Termino con queste righe bellissime tratte dalla lettera di San Paolo agli efesini. Le leggiamo insieme? Prendete l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi. (Ef 6,13-18)
Questa notte, Gesù, io ti affido tutti i miei amici e le persone che conosco. Proteggili dal male!
#Santanotte amici miei! 🙂 🙂 🙂
Il dipinto di oggi è “Le tentazioni di Cristo”, del pittore olandese Ary Scheffer, olio su tela, 1854, Walker Art Gallery, Liverpool
Alessandro Ginotta
Sostieni labuonaparola.it
Se ti piace questo blog sostienilo. La tua donazione mi aiuterà a continuare a creare contenuti di qualità.
Ogni contributo, grande o piccolo, fa la differenza. Grazie per il tuo sostegno!
Vuoi ricevere i commenti di La buona Parola nella tua e-mail?
Iscriviti alla newsletter: è gratis e potrai cancellarti in ogni momento!